Verrix, nuovo gioco dell’anno? – Parola agli autori! di Boardgames’ Fever

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Verrix, nuovo gioco dell’anno? – Parola agli autori! di Boardgames’ Fever

Breve panoramica del gioco

Verrix è un gioco di civilizzazione ad alta interazione tra i giocatori, con fazioni asimmetriche basate su tribù celtiche fortemente caratterizzate che, a mio avviso, è uno dei punti forti del gioco, insieme anche al regolamento che non lascia spazio a dubbi (dagli autori ex giocatori di Magic non potevi aspettarti diversamente 😉 ).
Il regolamento è senz’altro corposo la prima volta che viene sentito, ma dopo pochi giri di gioco lo si è capito perfettamente.
Verrix unisce in se varie meccaniche: il motore del gioco sono le carte, diverse per ogni tribù in base alla sua caratteristica. Con queste i giocatori potranno fare determinate azioni comuni a tutti oppure quelle più specifiche della propria tribù. Per farlo, a turno ogni giocatore giocherà una carta utilizzando le sue risorse e i suoi meeple per svolgere le azioni, inoltre è presente una componente di deck building che tramite l’azione sviluppo permetterà di personalizzare le abilità della propria tribù. Il giocatore ovviamente non sarà obbligato a seguire l’indole del proprio leader, ma potrebbe riscontrare delle difficoltà non curandosene affatto.

Meeple del gioco: leader e normale

Le 5 tribù

Una parte delle carte azioni delle varie tribù

Il gioco dura dodici ‘mesi’ scaditi a cicli di tre dalle festività in cui si avrà la possibilità di guadagnare punti in base a delle richieste specifiche, le tribù dovranno lavorare per avere i prodotti da offrire in sacrificio durante queste festività. Nel gioco, inoltre, non mancano gli eventi! Infatti all’inizio di ogni round il primo giocatore avrà a disposizione una carta eventi che avrà un effetto per tutti oppure potrà essere usata dal giocatore in un secondo momento.

Le carte evento

Le tessere risorse

Le azioni possibili nel gioco vanno dal commercio, alla razzia, alla battaglia e tutte se adeguatamente studiate fanno guadagnare punti o danneggiano l’avversario (un bene portato via con un commercio un turno prima di una festività può fare danni veramente seri!). La parte più notevole e ben congegnata è la battaglia: dura tre turni ed ogni giocatore può offrire un aiuto ad una delle fazioni. La battaglia è un confronto di forza e se un confronto è troppo scontato non darà molti punti al vincitore, invece un combattimento dall’esito incerto può portare molti punti gloria all’aspirante re dei re.

Plancia per il combattimento

Sacchetto con gettoni per il combattimento


Una componente che mi piace molto è che oltre all’eroe possiamo promuovere un popolano a personaggio speciale, scegliendo noi se vogliamo reclutare un guerriero, un artigiano un commerciante o un mistico e questo sulla partita impatta veramente tanto, ogni personaggio inoltre può essere equipaggiato e questo gli permette di sviluppare ulteriormente i propri poteri.

Altri personaggi ce si possono “assoldare”

Altra cosa particolare di Verrix è la “plancia” giocatore, che non è una vera e propria plancia ma è un’insieme di 3 carte: una raffigurante il capo della tribù, una il villaggio e l’ultima il porto. E’ particolare perché su queste ultime due carte (villaggio e porto) verranno posizionati i nostri meeple per poter fare le azioni! I meeple infatti non andranno sulla mappa, ma si muoveranno solo su queste due carte (nostre o in quella degli avversari nel caso vengano presi in ostaggio). 

“Plancia” giocatore viola e blu

Sulla mappa andranno solo queste adorabili casette, ad indicare i territori conquistati.

Casette dei vari colori sulla mappa di gioco

Mappa di gioco con setup iniziale

Verrix è composto da tante piccole regole, dietro a cui si cela una logica e un tentativo di rappresentare la realtà storica e di questo va fatto un grosso applauso agli autori! Che dopo un primo “Verrix” fallito nel 2018, si sono rimboccati le maniche e hanno realizzato questo bellissimo gioco! A loro, ora, lasciamo la parola in questa breve intervista, dove ci raccontano un po’ di “dietro le quinte” del progetto.

Intervista agli autori: Tommaso Ceglia e Riccardo Corti

1) Come è nata l’idea del gioco? 

Molti anni fa giocavamo ad un play-by-chat online ambientato in Britannia dove i giocatori impersonavano i ruoli di una popolazione di una tribù celtica o dei romani della vicina Gallia.

Quel gioco di ruolo aveva poche e semplici regole ovvero attenersi il più possibile al tema, al tempo ed ai costumi dei due differenti popoli. Essendo anche degli amanti di giochi da tavolo abbiamo pensato che sarebbe stato interessante trasportare lo stesso flavour, l’atmosfera e le avventure anche sul tavolo con personaggi, plance e tasselli.

2) Come mai avete scelto questo periodo storico? 

Siamo appassionati di storia e come ti dicevo prima, l’idea principale arriva proprio dal mondo antico dei celti e dei romani. Inoltre, l’aspetto mistico e druidico (che oggi ha una connotazione quasi leggendaria) e le imprese eroiche per la conquista della fama hanno ispirato il nostro primo progetto.

3) Il gioco è cambiato molto dall’idea originale (grafica a parte)?

Si il gioco ha avuto una lunga evoluzione ed all’inizio aveva un impianto completamente diverso.

La plancia, ad esempio, era ad esplorazione con tessere esagonali, il gioco era ambientato nel mondo celtico ma non in un luogo specifico come la Britannia e non aveva delle carte azione ma un set di azioni tra cui scegliere.

Partendo dall’ambientazione ci siamo poi concentrati sullo sviluppo del gioco in termini di meccaniche, componenti e flavour. Abbiamo lavorato facendo piccoli passi, ovvero all’inizio abbiamo messo tutto quello che ci sarebbe piaciuto raccontare e man mano lo abbiamo alleggerito quando ci rendevamo conto che per esempio le risorse erano troppe. Abbiamo ridotto le azioni disponibili, i meeple a disposizione dei giocatori e così via per rendere il gioco sempre più “con la coperta corta”.

Questo tipo di lavoro non ha però mai stravolto il “senso” iniziale del gioco, ovvero quello di dare il più possibile la sensazione di guidare una tribù celtica verso la conquista della fama grazie ad azioni coerenti con la cultura del tempo.

4) Avete già pensato ad una possibile espansione? 

Certamente, sin dall’inizio abbiamo pensato di non mettere nel gioco base il colore rosso ed i Romani, perché nel nostro immaginario sarebbero stati un’evoluzione naturale e storica. Durante lo sviluppo abbiamo quindi temporaneamente accantonato tutte quelle idee che erano buone per uno stile “romano” e le abbiamo tenute per l’espansione Verrix vs Roma.

Inoltre abbiamo già sviluppato ed è in fase di playtest una mini espansione che porta una tribù automa che potrà vincere la partita come i giocatori reali. L’abbiamo pensata più che altro per il gioco a due al fine di aumentare l’interazione, ma non escludiamo di estenderla anche per le partite con più giocatori per creare un interessante elemento di disturbo.

5) Quando uscirà il preordine? E in che modalità? 

Stiamo lavorando alacremente sul sito e-commerce, abbiamo già in stand-by fabbrica e logistica ma mancano alcuni dettagli che non ci permettono di fornire ancora una data precisa. Diciamo che sicuramente entro questo autunno sarà possibile procedere con i preordini.

Verrà proposto un prezzo di lancio speciale per chi crede nel progetto, inoltre similmente ad una campagna di crowdfunding, anche qui ci saranno degli stretch goals, degli obiettivi che una volta raggiunti ci permetteranno di arricchire il contenuto della scatola. Nessuno stravolgimento del gioco ma miglioramento dei materiali o aumento degli stessi.

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